Descrizione
I Kunsertu sono di nuovo in pista per riprendere le fila di un discorso musicale che nel corso di molti anni ha continuato a risuonare nella passione e nell’affetto di migliaia di fan che li seguono. Questo album, ridà voce e forza ad un progetto musicale politico, sociale e culturale, che è la cifra stilistica dei Kunsertu, sensibili e attenti a quanto accade in quel tormentato e vulcanico crocevia geografico che è il Mediterraneo.
Dieci i brani proposti, quasi tutti frutto del talento compositivo di Maurizio “Nello” Mastroeni. Dalla sbarazzina “Ialla” alla tenera “Dumà”, dalla struggente “Ghandura” all’irriverente “Stocca”, dalla coinvolgente “Fannan” alla sempreterna “Mokarta”, fino ai tre brani inediti – la trascinante “Esta noche”, la corale “Menzamà” e la suggestiva “Snow in Istanbul”. I kunsertu intrecciano nuovamente i loro strumenti, i loro suoni e soprattutto le loro vite per riprendere il cammino insieme.
Accanto a Nello, il poliedrico Giacomo Farina, fondatore del gruppo, quindi Faisal Taher, Roberto De Domenico, percussionista e componente storico del gruppo, Franco Barresi, batterista, Egidio La Gioia, the voice, e i nuovi arrivati: Massimo Pino, batterista, Matteo Brancato, tastierista, e Fabio Sodano ai fiati.
Il disco è stato registrato e prodotto in tre luoghi significativi del Mediterraneo, in Sicilia (sede fisica della band e principio ispiratore della loro musica), in Lombardia (nel personal studio del cantante Egidio La Gioia) e a Istanbul da Ali Cem Çehreli, musicista e producer turco, al quale è stato affidato il compito di contattare i musicisti locali e registrare gli strumenti etnici presenti nel disco ( kanun, classic kemence, baglama) nonché il missaggio dei brani ed è proprio questa modalità che regala al disco un’atmosfera perennemente in bilico fra modernità e tradizione, fra leggerezza e profondità e fotografa perfettamente la realtà del frastagliato Mondo Mediterraneo anch’esso in continuo conflitto fra storia e futuro.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.