Descrizione
Queste undici tracce sono il soffio vitale e sentimentale di una terra quasi fuori dalla storia.
Basilicata è quell’urlo che rimane in gola, è quell’atto di riconciliazione di un abbraccio materno.
Fin dall’incipit si celebra questo grido d’amore verso la nostra donna/madre, riscoprendo sempre di più la grande bellezza del dialetto lucano.
Ma è anche il grido di dolore di chi, oggi più di ieri, lascia l’orma della propria mano sul finestrino di un treno verso il nord.
È il grido di liberazione della tarantella di Tricarico, dove tra gioco e magia si rievoca una festa di tanti anni fa, con l’arcaica voce di donna Paolina Luisi.
È l’amore incondizionato di quella madre del sud che nell’ombra determina il destino dei suoi figli.
È la riscoperta del “Tarantolato Lucano” che diventa uno stile di vita proteggendo i propri sogni.
Questo disco dipinge un paesaggio fatto di immense distese di grano e di ulivi, di colline che accarezzano un cielo azzurro solcato dal volo del nibbio, silenzioso custode dei paesi lucani, dove si svolge ancora oggi, la cerimonia di amore e di liberazione della musica popolare.
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