Descrizione
Franco Del Prete e i Sud Express ritornano con un nuovo ambizioso progetto discografico, il terzo dal 2009, anno di fondazione del gruppo (considerando anche la collaborazione con Enzo Gragnaniello per l’album “Radice”, nel 2011).
Il leggendario batterista degli Showman e dei Napoli Centrale, un pezzo di storia vivente del “neapolitan power”, si ripresenta al pubblico con un disco-viaggio di quattordici tappe, quante sono le tracce che lo compongono, attraverso l’animo più profondo dell’essere umano, toccando temi come l’amicizia, l’amore universale, la spiritualità, le radici, il rapporto padre-figlio, il coraggio delle donne e la centralità del mediterraneo, culla di suoni, caratteri e profonde influenze. Il disco, scritto da Franco Del Prete (eccezion fatta per “L’Aquilone“, omaggio a Paolo Morelli degli Alunni del Sole), interpretato da Arturo Caccavale e Sally Cangiano, vanta importanti collaborazioni e ospiti come Enzo Gragnaniello, Tony Esposito, Roberto Colella (La Maschera), add-vocals di Luna di Domenico e Roberta Nasti, musicisti di prim’ordine comeVittorio Remino,Lino Pariota, Piero Gallo, Gianni Guarracino e molti altri.
Biografia di Franco Del Prete
Franco Del Prete figura mitica della musica italiana e del Neapolitan Power, nasce a Frattamaggiore paese dell’hinterland napoletano, dopo varie esperienze con gruppi napoletani, nella metà degli anni sessanta incontra James Senese e Mario Muselladando vita al leggendario gruppo “the Showmen”. La vittoria al Cantagiro del 1968 con l’indimenticata versione rhythm & blues di Un’ora sola ti vorrei e la partecipazione al Festival di Sanremo dell’anno successivo con Tu sei bella come sei sono solo due momenti dell’intensa, breve stagione della band. La sua è una carriera inarrestabile, dopo lo scioglimento degli Showmen con l’amico di sempre a James Senese prova dapprima a rimettere in piedi gli Showmen dopo la fuoriuscita di Mario Musella e poi si rende protagonista di un’altra straordinaria avventura: la nascita di un altro leggendario gruppo, i Napoli Centrale, di cui è anche l’autore dei testi. È il 1975, il suono si ispira ai nuovi canoni del jazz rock, mentre i testi raccontano con rabbia storie proletarie come nel caso di Campagna, il primo singolo del gruppo. Tre LP che ottengono ottimi risultati di vendita e concerti in tutta Europa, compresa l’esibizione al prestigioso Montreux Jazz Festival, dimostrando il gradimento del pubblico e della critica. Proprio il successo di Napoli Centrale prepara la strada all’affermazione del cosiddetto Neapolitan Power e di Pino Daniele, ingaggiato come bassista del gruppo poco prima del suo esordio da solista. La fine dell’esperienza dei Napoli Centrale stimola Franco Del Prete a sviluppare le sue qualità di paroliere senza mai trascurare, naturalmente, la sua passione per la batteria. Nel 1980 entra a far parte dello staff di Gino Paoli partecipando come batterista alla registrazione del disco Ha tutte le carte in regola. Nel 1991 è di nuovo al Festival di Sanremo, questa volta per accompagnare Eduardo De Crescenzo per cui firma le parole di La musica va e tutti i brani dell’album Cante jondo. Dal 1994 al 1997 scrive e suona per Sal da Vinci tre album tra cui la canzone Vera che in America vendette due milioni di copie. Nel 2001 la storia si ripete e Franco Del Prete ritorna a Sanremo scrivendo, insieme a Marcello Vitale, la delicata Pioverà cantata da Peppino Di Capri.
Ha scritto canzoni anche per altri artisti e le sue parole sono state cantate da Lucio Dalla, Raiz, Zulù (99 Posse), Tullio De Piscopo, Peppe Barra, Massimo Ranieri , Gino Paoli, Enzo Gragnianiello, Fausto Cigliano e tanti altri. Dal 2009 la sua nuova avventura si chiama Sud Express col quale ha all’attivo (sotto il
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